Il team coaching è un intervento di coaching dedicato a un team di lavoro che desidera raggiungere un particolare obiettivo.
Si potrebbe pensare che team e gruppo di lavoro siano la stessa cosa. In realtà presentano importanti differenze.
Il gruppo di lavoro è un insieme di persone che lavorano perseguendo obiettivi individuali e differenziati, dunque senza essere tra loro interdipendenti.
Il team, al contrario, è caratterizzato da una forte interdipendenza. Inoltre, mentre il gruppo di lavoro può includere un gran numero di persone al suo interno, il team generalmente accoglie un massimo di 10-12 persone.
Il team lavora per perseguire un obiettivo comune, spesso definito dal contesto organizzativo di cui fa parte. Per raggiungere tale obiettivo, è fondamentale il coordinamento delle forze e delle competenze presenti all’interno del team. Le competenze nel team possono essere differenti, ma complementari: un’efficiente orchestrazione delle risorse di ciascuno favorisce il raggiungimento dell’obiettivo del team.
Nonostante i due termini siano utilizzati erroneamente come sinonimi, è opportuno esplicitare le differenze tra team coaching e team building.
Il team building prevede lo svolgimento di attività ludiche per consolidare la coesione del gruppo di lavoro e migliorare il clima che si respira all’interno del team.
Il team coaching, invece, prevede un percorso più approfondito in cui lavorare sulla comprensione di quale sia il problema che impedisce il pieno sviluppo delle potenzialità del team e di agire in sinergia per superare tale ostacolo.
Nel corso del team coaching, dunque, si lavora in piccoli gruppi con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni.
Affinché si raggiunga un miglioramento complessivo delle performance del team, è necessario che ciascun individuo affronti un proprio percorso in cui sarà in grado di scoprire le potenzialità che può mettere a disposizione del team.
Durante questo percorso di autosviluppo, il singolo individuo è accompagnato e supportato dall’intero team, che in modo coordinato procede verso il suo obiettivo condiviso.
Per chi è consigliato
Il team coaching è consigliato alle organizzazioni che presentino al loro interno dei team a cui viene richiesto di lavorare efficacemente per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Il team coaching può essere rivolto a
- Team appena costituiti;
- Team formati già da tempo;
- Team permanenti;
- Team temporanei (ad esempio quelli che lavorano su uno specifico progetto).
Durante il percorso di team coaching, il team lavorerà con l’aiuto del coach per individuare quali sono i punti di forza di ciascuno e per metterli a disposizione dell’intera squadra di lavoro.
Ciò permette non solo di raggiungere l’obiettivo che ci si è posti, ma anche di migliorare la prestazione complessiva del team in tutti i task che deve quotidianamente affrontare.
Benefici
Nel contesto aziendale contemporaneo certamente il lavoro di squadra rappresenta un vantaggio competitivo. Per le organizzazioni il team work sta diventando sempre più un requisito essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di business.
Per ottenere un team work efficace è necessario lavorare su alcuni elementi essenziali all’interno del gruppo, quali la comunicazione, la fiducia, il senso di appartenenza, il senso di responsabilità.
Il percorso di coaching può avere dunque diversi benefici per il team:
- Miglioramento della comunicazione e dell’efficacia dei flussi informativi;
- Aumento del senso di interdipendenza, collaborazione e responsabilità;
- Miglioramento della performance collettiva;
- Maggiore condivisione di vision, mission e valori organizzativi;
- Risoluzione dei conflitti;
- Facilitazione del change management;
- Miglioramento delle capacità di leadership del team leader.
Tutti questi benefici possono essere fondamentali per superare un problema che il team sta incontrando. Il team coaching può infatti avere l’importante ruolo di insegnare a risolvere una difficoltà facendo affidamento su un’efficace condivisione delle competenze e delle risorse di ciascuno.
Dunque, come abbiamo spiegato, i miglioramenti apportati dal team coaching nelle dinamiche organizzative non favoriscono solo il raggiungimento di un obiettivo circoscritto del tempo, ma possono rappresentare un vero e proprio vantaggio competitivo per il team e per l’azienda.
Come il Team Coaching apporta valore alle organizzazioni e ai loro membri
1. Il team coaching si rivolge a muscoli diversi
Gli studi sui team distinguono tra due tipi di lavoro che gli esseri umani compiono: lavoro di compito e lavoro di squadra.
Il lavoro di compito è il nucleo tecnico di ciò che facciamo, mentre il lavoro di squadra rappresenta il modo in cui si esegue un compito insieme.
Per fare un esempio, si può pensare a un team di marketing: il designer, lo strategist e l’addetto al servizio clienti lavorano con compiti diversi, ma solo la collaborazione e la comunicazione efficace permettono di ottenere una performance di gruppo eccellente.
La condivisione, la comunicazione e la fiducia non possono essere lasciate al caso: il team coaching aiuta a creare un clima di sostegno dove le idee possono fiorire e prendere forma. In tale clima sarà possibile prendere decisioni migliori e più costruttive.
2. Crea una consapevolezza collettiva
Il team coaching porta alla luce alcuni assunti che possono far parte dei comportamenti abituali del team, senza che i singoli membri ne abbiano consapevolezza. Tali comportamenti possono talvolta minare il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione o peggiorare la performance aziendale.
Tutto il team deve diventare cosciente dell’esistenza di questi fenomeni, al fine di costruire una sana cultura di consapevolezza collettiva.
Un esempio di tali comportamenti è fornito dalla legge di Parkinson, la quale descrive un comune fenomeno legato alla produttività. Secondo tale legge, quando un team deve affrontare un progetto, il lavoro a esso dedicato va ad occupare tutto il tempo a disposizione della squadra di lavoro.
Quando l’entusiasmo legato al nuovo progetto si riduce, però, la produttività rallenta, per ritrovare una nuova accelerazione solo in corrispondenza dell’avvicinamento di una scadenza.
La legge di Parkinson è solo un esempio di un’abitudine collettiva, che è difficile da cambiare senza la consapevolezza del gruppo. Grazie al team coaching, le persone possono imparare a intervenire efficacemente su tale abitudine. Inoltre, apprendono competenze utili ad affrontare insieme nuovi problemi che sorgeranno in futuro.
3. I membri del team imparano a completarsi a vicenda
Un obiettivo chiave del team coaching è quello di permettere la comprensione e l’apprezzamento dei punti di forza unici dei diversi membri.
I membri del team diventano giocatori di squadra con maggiore coscienza di sé stessi e chiarezza. Tale conoscenza reciproca porta a ottenere risultati sinergici e una spinta condivisa verso il successo.
Le squadre che capiscono il valore aggiunto di ogni membro non solo possono lavorare in modo più efficiente, ma si sostengono a vicenda facendo leva proprio sui loro punti di forza.
Il team coaching dà così valore alla connessione che cresce tra le persone e alla condivisione di un obiettivo sfidante: entrambi questi fattori aiutano il gruppo a lavorare meglio.
Intervista al coach Elio Zoccarato
In che modo un gruppo si differenzia da un team?
Le grandi squadre non nascono per caso, si costruiscono.
Un team è molto più di un insieme di individui. Un team possiede:
- Uno scopo condiviso;
- Diverse abilità su cui tutti fanno affidamento;
- Un modo di interagire e di comportarsi che permette al team di funzionare più della somma delle sue parti.
Ma non tutte le squadre riescono a performare a questo livello. I fattori che intervengono sulla performance del team sono moltissimi, tra cui:
- Le motivazioni individuali e collettive
- La chiarezza della missione e dello scopo del team
- La sua leadership
- L’ambiente fisico ed emotivo in cui si trova
Per via della molteplicità dei fattori che intervengono sulla performance collettiva, può essere molto difficile individuare il modo migliore di migliorare il rendimento della propria squadra. Tale difficoltà può portare ad esempio all’attribuzione di bonus o al contrario all’utilizzo di minacce: entrambi questi metodi, però, si rivelano fallimentari nella maggior parte dei casi.
Per intervenire sulla performance di un team è necessaria una minuziosa analisi e una strategia che tenga conto delle più profonde dinamiche umane.
In che modo un coach può aiutare la performance del team?
Un team coach vede il team come un sistema di relazioni, un gruppo complesso e altamente adattivo che richiede un alto grado di intelligenza emotiva sociale per prosperare.
Elementi fondamentali all’interno del team sono il rispetto e la fiducia reciproca: solo grazie a essi la prestazione del team potrà essere superiore rispetto a quella dei singoli individui.
Il clima del team deve rendere possibile una dinamica essenziale per una performance di successo: i membri del team devono voler fare qualcosa l’uno per l’altro, attraverso un lavoro sinergico e un aiuto reciproco continuo.
Questo clima può essere costruito proprio attraverso il team coaching: il gruppo diventa più performante laddove c’è un clima che fa venir voglia ai membri del team di fare qualcosa l’uno per l’altro, per il bene della squadra.
Un coach sbloccherà il pieno potenziale di tutte le competenze interne a ogni membro della squadra e sarà in grado di allineare tali competenze con quelle degli altri, raggiungendo così risultati altrimenti impossibili.
In tale modo, il coach stimola la squadra stessa a produrre spontaneamente un cambiamento che sarà duraturo ed efficace per la specifica situazione vissuta dal team.
Qual è l’esatta definizione di team coaching?
L’International Coach Federation definisce il coaching come “partnership con i clienti in un processo stimolante e creativo che li ispira a massimizzare il loro potenziale personale e professionale, che è particolarmente importante nell’ambiente incerto e complesso di oggi. I coach onorano il cliente come esperto della sua vita e del suo lavoro e credono che ogni cliente sia creativo, pieno di risorse e completo”.
David Clutterbuck, autore di “Coaching Teams at Work” dice: “I coach agiscono come stimolatori esterni del potenziale che le altre persone hanno dentro di loro. Usano una combinazione di pazienza, intuizione, perseveranza e cura per aiutare il cliente a trovare le risorse interne ed esterne necessarie al miglioramento”.
Peter Hawkins definisce il team coaching come “permettere a una squadra di funzionare più della somma delle sue parti, chiarendo la sua missione e migliorando le sue relazioni esterne e interne. È diverso, quindi, dal coaching dei team leader su come guidare i loro team, o dal coaching degli individui in un contesto di gruppo”.
Da tali definizioni si comprende che il coach non è assunto come insegnante, consulente o mentore, nonostante alcuni elementi di tali ruoli possano entrare all’interno del processo di coaching.
La cosa più importante è riconoscere che, per migliorare le prestazioni del team, è necessario un cambiamento, la cui responsabilità appartiene al cliente stesso.
Il coaching è un processo. È raro che un solo incontro possa creare risultati di trasformazione; spesso sono necessarie numerose sessioni o interventi affinché il cambiamento duraturo sia incorporato.
Funzionamento
Il team coaching inizia nel momento in cui una figura all’interno dell’azienda (detta “sponsor”) richiede l’intervento di un coach professionista per un team della propria azienda.
Il coach incontra lo sponsor e, dopo aver compreso le motivazioni che lo hanno spinto a richiedere l’intervento di coaching, passa poi all’osservazione delle dinamiche interne al team.
Terminata la fase di analisi, si definisce una serie di incontri. Tali incontri possono prevedere:
- Attività di gruppo ed esercizi di team coaching con cui sviluppare coesione, collaborazione e nuove competenze;
- Incontri e workshop in cui si chiarificano gli obiettivi, la mission e le strategie del team;
- Sessioni di coaching individuali in cui si lavora sullo sviluppo personale dei membri del team;
- Sessioni di coaching dedicate al team leader per rafforzare la sua capacità di leadership.
È possibile, inoltre, prevedere degli incontri di follow-up a distanza di alcuni mesi, per verificare che il team sia ancora sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi condivisi e che stia lavorando nel modo che ha appreso durante il coaching.
La metodologia del team coaching prevede di lavorare attraverso delle attività pratiche.
Il learning by doing e l’apprendimento attraverso l’esperienza, infatti, rendono più efficace l’apprendimento e permettono di consolidare in maniera più rapida ed efficace le competenze di cui il team necessita per raggiungere i traguardi desiderati.
Che si tratti di team coaching in presenza o di team coaching online, è fondamentale che i membri del team possano mettersi alla prova attraverso esercizi pratici che gli permetteranno di migliorare il clima e le performance e di apprendere nuove abilità.
L’intervento di coaching è inoltre pianificato in maniera personalizzata. Questo vuol dire che non esiste una rigida metodologia alla quale fare riferimento.
Il percorso di coaching è specifico per il team con cui si lavora: solo una volta analizzate risorse e difficoltà del team e di chi ne fa parte e tenuti in considerazione gli obiettivi che si vogliono raggiungere, il coach sarà in grado di definire un piano di attività personalizzato per il team con cui lavora.
Un importante strumento che favorisce il mantenimento dei risultati positivi ottenuti durante il lavoro con il coach è il coaching peer to peer. Durante il team coaching si creano delle coppie di colleghi che avranno il compito di supportarsi vicendevolmente durante il percorso di coaching, ma anche e soprattutto una volta che tale percorso sarà concluso.
Il peer to peer coaching consiste dunque in una situazione in cui un collega diventa il coach di un altro: in questo modo i colleghi si aiutano a vicenda a individuare punti di forza, di debolezza e obiettivi di sviluppo personale e professionale, oltre che a mantenere quei cambiamenti positivi ottenuti nel lavoro con il coach.
Le fasi dell’intervento di coaching
Accordo
L’accordo rappresenta la prima fase di intervento, in cui il coach incontra lo sponsor (ovvero chi richiede l’intervento per il team). Queste due figure definiscono chi fa parte del team e chi no, si determinano gli obiettivi dello sponsor per il team, gli obiettivi del team e quelli dei loro stakeholder.
Chiarificare gli obiettivi è importante per assicurarsi che i diversi obiettivi non siano in conflitto tra di loro. Inoltre, è imperativo avere un obiettivo chiaramente definito per il coaching, in modo che l’intervento possa essere mirato e i progressi misurati.
Indagine (o scoperta)
In questa fase, il coach inizia a cercare il motivo per cui la squadra non sta già raggiungendo gli obiettivi fissati.
Si analizza:
- La presenza di eventuali ostacoli;
- Come i membri del team lavorano insieme;
- Quali sono i loro punti di forza;
- Quali sono le sfide che devono superare.
Questo processo può avvenire attraverso interviste, valutazioni strutturate, indagini e questionari e/o osservazione diretta.
Al termine di questa fase il coach produce una relazione per lo sponsor che evidenzia i punti di forza che il team possiede e che possono essere sfruttati, le sfide che si devono affrontare, così come una proposta su come il coaching può aiutare il team a superare tali sfide.
Le organizzazioni spesso si sentono arricchite da questo processo, in quanto un punto di vista esterno può evidenziare questioni che vengono date per scontate, trascurate, ignorate o semplicemente accettate.
Progettare l’alleanza
Questa fase riguarda la costruzione o il rafforzamento dell’alleanza del team.
Si lavora sulla creazione di una mentalità collettiva che mette al primo posto il team e i suoi obiettivi, oltre che sulla definizione di accordi sui comportamenti e i processi per i quali i membri del team si ritengono reciprocamente responsabili.
È anche necessario creare un’alleanza tra il team come entità propria e il coach, perché nel team coaching il cliente è il team nel suo insieme, non i singoli individui che lo compongono.
Esecuzione
In questa fase avviene il coaching vero e proprio.
Il coach tipicamente organizza una serie di interventi regolari (nella forma di workshop, sondaggi, gruppi di discussione, ecc.) al fine di rivedere i dati e i progressi recenti, acquisire nuove intuizioni e concordare cosa deve essere fatto, da chi e quando.
Mentre il coach è fortemente coinvolto in queste sessioni, la maggior parte del lavoro avviene tra una sessione e l’altra, quando i membri del team portano avanti le azioni che hanno concordato, spesso in assenza del coach.
A seconda delle necessità del team e della disponibilità accordata sia dal coach che dalla squadra, la modalità di lavoro del coach può includere:
- L’osservazione della squadra in azione;
- L’intervento attivo e ad hoc del coach in situazioni in cui è necessario.
In queste situazioni, il coach deve scegliere tra più stili di intervento. Può scegliere semplicemente di menzionare ciò che osserva per portarlo all’attenzione della squadra, può chiedere spiegazioni, domandare se si possono mettere in atto comportamenti alternativi, oppure sollevare questioni che siano oggetto di riflessione per il team.
Revisione
La fase di esecuzione e la fase di revisione si susseguono tra loro per diverse volte, nel corso dell’intervento di coaching.
Dopo una quantità concordata di tempo di esecuzione, si tiene una revisione in cui il team viene valutato rispetto ai risultati concordati per l’impegno di coaching, per vedere quanti progressi sono stati fatti. È un evento chiave per assicurare che:
- Lo sponsor stia ottenendo valore per l’investimento nel coaching;
- Il team stia progredendo;
- Il team possa fornire un feedback al coach e allo sponsor dalla propria prospettiva;
- Ci sia l’opportunità di terminare l’impegno se non si stanno facendo progressi.
Ci possono essere diverse ragioni per cui il progresso può essere più lento del previsto: il team può mostrare resistenze verso l’allenamento (generalmente ciò si riscontra già nella fase in cui avviene l’analisi delle dinamiche della squadra), oppure gli obiettivi dichiarati possono essere contrastati da altre forze organizzative o personali non identificate.
La fase di revisione è dunque fondamentale per comprendere se sussistono ostacoli alla progressione del percorso e per decidere come intervenire.
Quando farlo
Come spiegato, il team coaching ha diversi vantaggi e può apportare consistenti benefici al lavoro del team e al benessere di chi ne fa parte.
Il team coaching può essere utile non solo quando il team si trova di fronte a una difficoltà da superare, ma anche per migliorare la sua performance e raggiungere obiettivi sempre più importanti e più sfidanti.
In generale, dunque, il team coaching può essere utile in diversi momenti della vita di un team:
- Alla sua fondazione per creare fiducia, facilitare la conoscenza e consolidare i legami tra i membri del team;
- Durante la definizione degli obiettivi del gruppo per definire la giusta direzione strategica in cui muoversi in maniera coordinata ed efficiente;
- Durante una fase di transizione per aiutare il team e il suo leader ad affrontare adeguatamente il cambiamento;
- Davanti a un problema per risolverlo efficacemente e migliorare la performance del team;
- Nel corso di un conflitto per imparare a gestire le complessità che possono caratterizzare il team work.
A chi rivolgersi
La fiducia tra coach e team è un requisito fondamentale per la buona riuscita di un team coaching di successo.
Per questo motivo, è bene affidarsi a un coach che sia dotato di solide competenze di comunicazione strategica.
La comunicazione strategica è infatti un potente motore di cambiamento per chi beneficia di un intervento di coaching: essa consiste nella capacità di utilizzare ogni forma di comunicazione (verbale e non) al fine di indurre nel cliente un’esperienza emotiva e cognitiva funzionale allo sviluppo delle sue potenzialità.
Soprattutto nella metodologia del coaching strategico, applicabile anche in ambito di team coaching, la comunicazione strategica è considerata un fattore essenziale del successo dell’intervento di coaching.
Altre doti imprescindibili per un buon team coach sono:
- Capacità di ascolto senza pregiudizi;
- Empatia;
- Problem solving.
Sei alla ricerca di un coach per il tuo team?
Elio Zoccarato, da 20 anni direttore creativo della società di team building Sunny Way, è un coach strategico che applica la metodologia di coaching di Giorgio Nardone.
Ha ottenuto la certificazione di coach strategico presso la società FYM – Free Your Mind. La società FYM è una società di formazione, coaching e consulenza che si occupa di sviluppo e management delle performance organizzative e individuali e di sviluppo personale e professionale.
Tra i servizi di coaching offerti da Elio Zoccarato:
- team coaching
- coaching strategico
- executive coaching
- coaching aziendale