coaching esperienziale

Apprendimento esperienziale: come si usa nel coaching

L’apprendimento esperienziale è una delle forme più potenti di apprendimento, che può essere impiegata sia in ambito educativo che aziendale. Indica un processo in cui letteralmente si impara facendo qualcosa di nuovo.

Anche nel coaching strategico e nel business coaching l’apprendimento esperienziale si presta a generare un cambiamento significativo e d’impatto per tutta l’azienda.

Di apprendimento esperienziale parlò già lo psicologo William James, che sosteneva proprio che se si vuole coltivare una qualità, il modo migliore per farlo è “agire come se la si possedesse già”.

L’apprendimento esperienziale permette di fare esperienze che attivano in noi delle emozioni potenti. Come dimostrato dalle neuroscienze, queste emozioni possono essere un efficace veicolo di motivazione e ci possono permettere di incrementare la nostra capacità di intuizione.

I metodi di apprendimento basati sull’azione, combinati con interventi di team coaching, possono innescare un aumento di creatività e farci scoprire le nostre potenzialità e la nostra capacità di ottimizzare le risorse che possediamo.

Tutto questo può tornare particolarmente utile per superare delle difficoltà in azienda. In questo articolo vedremo come il coaching impiega i metodi di apprendimento esperienziale per ottenere risultati significativi in un’organizzazione.

Come funziona l’apprendimento esperienziale

Quando parliamo di apprendimento esperienziale è bene specificare che non si tratta di un semplice mettere in pratica ciò che si apprende. Si tratta invece di imparare attraverso l’azione, sperimentandosi in un contesto e in un comportamento nuovo. Questo processo permette di ristrutturare completamente il proprio pensiero e, tramite le emozioni sperimentate, anche il proprio senso di autoefficacia.

L’autoefficacia è infatti un potente motore del cambiamento e consiste nel sentire di poter padroneggiare le situazione che ci si trova davanti, facendo affidamento alle proprie risorse interne e alle proprie potenzialità.

Pensiamo a un dipendente di un’azienda che è convinto di non essere in grado di approcciarsi autonomamente a nuovi compiti. L’apprendimento esperienziale metterà l’individuo davanti a una sfida nuova, fuori dai propri canoni, mettendolo in condizione di poterla affrontare con le proprie risorse.

L’esperienza del successo in questa sfida sarà in grado di fargli provare delle emozioni positive, legate al proprio senso di autoefficacia. Questa esperienza diventerà dunque la chiave di volta per sbloccare una nuova visione di sé e del contesto in cui si opera, mettendo il dipendente in grado di affrontare nuove sfide lavorative con un approccio più motivato e competente.

Come avviene l’apprendimento esperienziale secondo il ciclo di Kolb

Uno dei modelli più chiari e utili per spiegare come il coaching sfrutta l’apprendimento esperienziale è quello del ciclo di Kolb.

Lo psicologo e educatore David Kolb ritiene infatti che l’apprendimento di nuove competenze possa passare attraverso l’esperienza seguendo un percorso ciclico, che si compone di 4 fasi:

  1. Esperienza concreta: è la fase in cui si fa una nuova esperienza, ad esempio nel contesto di un intervento di coaching. Questa fase permette l’emergere di emozioni e intuizioni su di sé e sul contesto che ci circonda.
  2. Osservazione riflessiva: in questo momento viene lasciata la possibilità di riflettere sulle emozioni, le sensazioni e i pensieri emersi nel corso dell’esperienza pratica. La riflessione può essere personale o condivisa con i propri colleghi.
  3. Concettualizzazione astratta: una volta completata la fase di riflessione, è utile concettualizzare e schematizzare i pensieri e le intuizioni emerse durante l’esperienza. In questo modo i pensieri si trasformano in nuove competenze da generalizzare e applicare alla propria vita quotidiana.
  4. Sperimentazione attiva: le competenze che sono state generate dall’esperienza pratica possono essere a loro volta messe alla prova in nuove situazioni e nuove sfide. Questi momenti si trasformeranno poi in esperienze concrete, dando nuovo inizio al ciclo.

Quali sono i benefici dell’apprendimento esperienziale per l’azienda?

L’apprendimento esperienziale rappresenta uno dei metodi di apprendimento di nuove competenze più efficaci, anche per quanto riguarda le skills aziendali.

Può essere usato per apprendere nuovi modi di agire di fronte a sfide e problemi, per trovare modi creativi per superare un momento di difficoltà, oppure ancora per individuare dentro di sé risorse e potenzialità che non si credeva di possedere.

Il coaching permette di modificare il proprio pensiero attraverso il comportamento: proprio come se si trattasse di una prestazione atletica, il coaching stimola quella che è la nostra “memoria muscolare”, allenandoci a trasformare il nostro comportamento in modo permanente. Per questo motivo una formazione teorica non basta: è necessario mettersi in gioco e fare qualcosa concretamente.

Come realizziamo l’apprendimento esperienziale in azienda: alcuni esempi

Ci sono diversi strumenti che il coach può utilizzare per generare apprendimento esperienziale, basandosi sul modello del ciclo di Kolb.

Un esempio molto semplice può anche essere quello di raccontare una storia potente, ricca di immagini e d’ispirazione, che sia in grado di generare una risonanza emotiva molto forte. Anche questa, infatti, è un’esperienza che ci permette di riflettere sulle nostre emozioni e sui nostri pensieri.

Un altro esempio può essere il gioco di ruolo. Utilizzare un gioco di ruolo in un contesto aziendale permette di sperimentare nuovi modi di essere, nuove emozioni, pensieri, sensazioni, e successivamente di riflettere su di essi e di interpretarli in maniera empatica. Tutto questo permette di sperimentare qualcosa di fisicamente nuovo e rende possibile arrivare a nuove intuizioni, svolgendo azioni mai affrontate prima.

Questo genere di esperienze permette di ottenere dal proprio corpo e dalla propria mente una sorta di feedback. Il cervello ci avverte che qualcosa nel nostro modo di essere sta cambiando, e che dunque anche il nostro assetto di pensieri e credenze deve regolarsi su un nuovo e più funzionale equilibrio. È proprio questo il processo che ci permette di accedere alle nostre potenzialità più profonde.

In SunnyWay, agenzia di team building in cui ricopro il ruolo di CEO e direttore creativo, l’apprendimento esperienziale è alla base di molte attività che offriamo ai nostri clienti. Una di queste, particolarmente utile per sbloccare risorse e potenzialità poco consapevoli, è il team building “Energy at Work”.

Questo è infatti un team building fortemente personalizzato sulla base delle esigenze delle singole aziende. Ascoltando i loro bisogni, le loro difficoltà e i loro obiettivi, è possibile definire insieme una giornata dedicata alla costruzione del team e allo sviluppo di specifiche competenze e abilità necessarie nel proprio ambiente di lavoro.

Ogni attività di Energy at Work è infatti pensata per aiutare i partecipanti a liberare le proprie risorse e potenzialità attraverso il gioco, ristrutturando poi le competenze apprese all’interno del proprio contesto di lavoro abituale.

Se pensi di aver bisogno di un’esperienza del genere per il tuo team di lavoro, puoi contattarci per organizzare il tuo team building.

Dove trovare un coach strategico

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Elio Zoccarato è un coach professionista qualificato AICP, ha frequentato la Scuola di coaching strategico-esperienziale FYM approfondendo il metodo strategico di Giorgio Nardone. Collabora stabilmente con il team di FYM e può aiutare efficacemente la crescita e la gestione dei team grazie all’esperienza di 25 anni di lavoro con squadre aziendali.

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