Il business coaching consiste in un percorso di affiancamento alle persone che fanno parte di un’azienda. Esso ha l’obiettivo di facilitare l’organizzazione nel raggiungimento dei suoi obiettivi di business.
Il business coaching, dunque, non si occupa di motivare il personale. Lavora sui meccanismi che impediscono il superamento di sfide lavorative importanti e vitali per il gruppo di lavoro.
Si tratta di un intervento attraverso il quale è possibile lavorare per il raggiungimento di uno specifico obiettivo, come il completamento di un progetto, ma anche sulla modifica di dinamiche interpersonali che possono ostacolare l’efficacia del lavoro del team.
La metodologia del business coaching mira dunque a far emergere le potenzialità di ciascun collaboratore e a eliminare gli ostacoli che impediscono la piena espressione delle sue competenze.
Per fare questo, il coach impiega sia sessioni individuali di coaching, svolte con i singoli dipendenti rispettando la massima riservatezza, sia sessioni di team coaching.
Quali sono i principi sui quali si basa
Alla base del business coaching vi è l’assunto che la performance possa essere schematizzata come: performance = potenziale – interferenze.
A partire da questo assunto si formulano gli interventi più adeguati a:
- Scoprire, stimolare ed esprimere il potenziale di ciascuno;
- Eliminare o ridurre al minimo ogni interferenza.
L’approccio del business coaching rispetta inoltre quattro caratteristiche fondamentali:
- Flessibilità: non segue delle teorie prestabilite, ma si adatta in maniera flessibile e personalizzata all’azienda, alle sue caratteristiche strutturali e alle sue esigenze;
- Minimalismo: mira a piccoli cambiamenti del sistema che si realizzano gradualmente;
- Autocorrezione: il cambiamento si realizza mediante un processo di prove ed errori che permette di capire quale sia il percorso migliore per raggiungere l’obiettivo;
- Adattamento: affinché possa essere accettato e compreso da tutti, il cambiamento deve essere comunicato utilizzando il linguaggio e la logica di chi è coinvolto nel processo.
Poiché il percorso del business coaching richiede di essere flessibile, e dunque di adattarsi all’azienda, è necessario dedicare una delle primissime fasi dell’intervento allo studio della realtà aziendale.
In questa fase di studio dell’azienda, il coach si concentrerà sull’analisi della richiesta che il committente gli fa e dei bisogni dell’organizzazione, al fine di definire chiaramente gli obiettivi su cui lavorare.
Inoltre, si occuperà di studiare e comprendere la natura dei ruoli e delle relazioni che intercorrono al suo interno e le mansioni che sono assegnate a ogni collaboratore.
Al termine di questa prima fase di analisi, il coach inizierà a cercare informazioni su quale sia stato, in passato, il modo in cui l’organizzazione ha tentato di affrontare il problema, senza avere successo. Si va alla ricerca delle tentate soluzioni disfunzionali.
Insieme alle tentate soluzioni disfunzionali, si va alla ricerca anche delle eccezioni, ovvero quei tentativi che hanno mostrato un successo almeno parziale nel migliorare la situazione problematica.
A partire dalle eccezioni, si iniziano ad indagare anche le potenzialità, le risorse e le competenze di ogni collaboratore e del sistema nel suo complesso.
Una volta compresi tutti questi elementi, sarà possibile stabilire e implementare un piano d’azione, da correggere e adeguare nel corso dell’intervento di coaching grazie ai feedback dei collaboratori e alla valutazione dei KPI (key performance indicators) definiti dal coach e dalla committenza.
Tutto il percorso di coaching è svolto rispettando la privacy e la riservatezza di tutti gli individui coinvolti; l’intervento è inoltre condotto senza alcun tipo di giudizio e si basa sulla creazione e il mantenimento di un solido rapporto di fiducia reciproca.
Quali sono i benefici concreti
I benefici che il business coaching apporta possono essere molteplici, primo tra tutti il miglioramento della produttività e della performance aziendale.
Il percorso di coaching, infatti, non viene impiegato solo per raggiungere un singolo obiettivo. Mentre si lavora al superamento di una sfida, si colgono importanti occasioni di apprendimento e di miglioramento di sé stessi e dell’organizzazione.
Grazie al business coaching ogni singolo collaboratore diventa in grado di esprimere al meglio il suo potenziale: questo non solo aiuterà il raggiungimento degli obiettivi che l’azienda si pone nel breve termine, ma anche di quelli nel lungo termine.
Una volta individuate dentro di sé le proprie risorse, ogni membro dell’organizzazione potrà contribuire attivamente al miglioramento della produttività aziendale.
In questo modo, l’intervento di coaching non giova solamente ai singoli individui, ma contribuisce in maniera determinante all’incremento del benessere dell’intero sistema aziendale.
Tra i benefici del business coaching troviamo dunque:
- Aumento della performance aziendale;
- Miglioramento della comunicazione;
- Comprensione delle potenzialità di ciascuno;
- Sviluppo della capacità di problem solving;
- Miglioramento e sviluppo dell’abilità di gestire correttamente cambiamenti e/o difficoltà lavorative.
Inoltre, prendere parte a un intervento di business coaching permette di diventare maggiormente in grado di affrontare future problematiche aziendali in maniera efficace. In futuro potranno essere nuovamente le metodologie flessibili ma mirate che sono state insegnate dal coach.
Il benessere lavorativo dei collaboratori, l’aumento della produttività e il miglioramento del clima aziendale portano così a favorire un percorso di crescita aziendale. Tale crescita non si esaurisce al termine dell’intervento di coaching, ma continua in maniera potenzialmente illimitata.
In conclusione, il business coaching permette di avviare un percorso di crescita professionale che va sempre di pari passo con una crescita personale, e questo processo coinvolge l’intera azienda.
A chi si rivolge
Il business coaching si rivolge potenzialmente a tutta l’azienda. Può coinvolgere sia i membri di un particolare gruppo di lavoro, di una singola funzione aziendale o addirittura l’organizzazione nel suo complesso.
Quando il target dell’intervento è ampio e coinvolge più dipartimenti, vi sarà la necessità di indagare le relazioni non solo all’interno della singola funzione, ma anche tra reparti o funzioni diverse.
Grazie alle sessioni individuali tra coach e coachee, sarà possibile lavorare sul potenziale di ciascun collaboratore, affinché diventi in grado di esprimerlo pienamente nel contesto lavorativo.
Nel business coaching si lavora non solo con i dipendenti, ma anche con manager e altre figure che ricoprono posizioni apicali nell’azienda. Con questi, il coach potrà focalizzarsi anche sulla corretta gestione della leadership e dei processi organizzativi, oltre che dello stress che può accompagnare questi ruoli in particolar modo.
Sono richieste competenze di base?
Per prendere parte ad un intervento di business coaching non sono richieste particolari competenze.
Tuttavia, è bene che tutti i membri del gruppo aziendale riescano a comprendere obiettivi e finalità dell’intervento. Inoltre è assolutamente necessario che vi prendano parte volontariamente.
Infatti, sentirsi costretti a partecipare a questo percorso costituirà un ostacolo al cambiamento condiviso che il coach cerca di facilitare.
Per questo motivo, è bene che il coach conduca alcuni incontri preliminari conoscitivi con il gruppo di lavoro a cui è indirizzato l’intervento. Questo tipo di incontri servirà a spiegare gli obiettivi e i benefici del coaching, oltre che a iniziare l’analisi del contesto aziendale.
Quali requisiti deve avere il coach
Le caratteristiche del coach possono influire in maniera determinante sulla riuscita di un intervento di coaching.
Il coach agisce infatti da facilitatore del cambiamento, ed è dunque fondamentale che la relazione tra coach e cliente sia caratterizzata da fiducia e da empatia.
Empatia, professionalità e capacità di ascoltare senza pregiudizio sono caratteristiche fondamentali di un buon coach.
Inoltre, un buon coach possiede una capacità di analisi approfondita, che permette di comprendere a pieno il contesto aziendale, le sue dinamiche e le sue relazioni.
La comunicazione, sia verbale che non verbale, è uno degli strumenti fondamentali negli interventi di coaching. Per questo motivo, un buon coach strategico deve essere dotato di:
- efficacia comunicativa;
- efficienza comunicativa;
- eleganza comunicativa.
Dove si svolgono le attività
Le sessioni di coaching possono essere svolte sia indoor che outdoor, ma è importante che l’ambiente che si sceglie per condurre gli incontri sia tranquillo e non rumoroso.
Le attività proposte durante gli incontri, infatti, prevedono spesso momenti di riflessione e condivisione, che necessitano di uno spazio silenzioso in cui poter pensare liberamente e senza distrazioni.
Il coaching può essere dunque condotto indoor, nell’ufficio o in uno spazio di coworking. Se adeguatamente predisposto, qualsiasi spazio chiuso può essere una location adatta per gli incontri con il coach.
Se si vuole svolgere una sessione di coaching outdoor, si deve fare attenzione a rispettare il requisito della tranquillità della location, ancora meglio sfruttando l’esperienza del coaching in cammino.
Perché rivolgersi alla nostra expertise
Se cerchi un business coach, hai la possibilità di farti guidare da Elio Zoccarato sia nella predisposizione dell’intervento, sia nella scelta del luogo.
Elio Zoccarato è un coach professionista qualificato AICP, ha frequentato la Scuola di coaching strategico-esperienziale FYM approfondendo il metodo strategico di Giorgio Nardone. Collabora stabilmente con il team di FYM e può aiutare efficacemente la crescita e la gestione dei team grazie all’esperienza di 20 anni di lavoro con squadre aziendali.
Puoi rivolgerti a Elio Zoccarato per:
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