Il coaching strategico ha l’obiettivo di aiutare il cliente a sviluppare le proprie potenzialità, tramite l’analisi dei suoi limiti e dei blocchi che si presentano nel momento in cui si trova di fronte a delle difficoltà.

Molto spesso ci troviamo ad affrontare degli ostacoli utilizzando un medesimo metodo di contrasto o di azione che non ci porta alla completa risoluzione del problema.

Il coaching strategico permette di comprendere e lavorare sui propri limiti e renderli delle risorse a cui attingere nei momenti di difficoltà.

In particolare, si basa su una specifica branca della logica matematica, ovvero la logica strategica.

Questa si focalizza sull’obiettivo da raggiungere e il risultato a cui arrivare, a differenza degli altri sistemi matematici che pongono il focus esclusivamente sulla regola da applicare.

Tenendo l’attenzione sul fine ultimo, la logica strategica si adatta e cambia in base agli ostacoli che incontra durante il percorso, per questo viene chiamata anche logica non ordinaria.

Il coaching strategico è un insieme di questo tipo di logica coniugata con l’utilizzo di un’epistemologia costruttivista e di una comunicazione persuasoria.

Per epistemologia costruttivista si intende la costruzione del mondo basato sul modo in cui ognuno di noi pensa, ragiona, agisce e interagisce con le persone intorno a lui.

Mentre la comunicazione persuasoria ha l’obiettivo di far arrivare il proprio interlocutore alla conoscenza di un’alternativa, che gli permetterà poi di analizzare la situazione da una diversa prospettiva.

All’interno di un percorso di coaching strategico, l’utilizzo di questi tre livelli di conoscenza consente di raggiungere l’obiettivo e di arrivare a scardinare i blocchi che non permettono alla persona di utilizzare le sue complete potenzialità.

Questo consente anche di imparare ad utilizzare e conseguentemente sviluppare la propria creatività nei confronti di un ostacolo, quindi di incrementare le proprie capacità di problem solving.

Adesso capiamo insieme quali sono le fasi che costituiscono il coaching strategico.

Individuare l’obiettivo da raggiungere

Inizialmente, il coach avrà bisogno di definire insieme al cliente l’obiettivo principale della sessione di coaching.

Per far questo, è necessario che vengano trovate e analizzate le difficoltà principali che il cliente riscontra nello svolgere un percorso decisionale.

Ma non sono da sottovalutare anche le caratteristiche personali e specifiche di ognuno.

Perché ogni individuo è differente e ha formato il suo modo di pensare e di essere sulla base delle proprie esperienze personali.

Di conseguenza, avere bene a mente ciò che ci contraddistingue, come noi interagiamo o reagiamo con un problema o una determinata situazione, è il primo passo per mettere in atto un cambiamento concreto.

Tentate soluzioni

Cercare di trovare una soluzione a diversi problemi utilizzando la medesima modalità di azione può, spesso, generare ulteriori difficoltà.

Questo è un meccanismo che noi esseri umani utilizziamo spesso e di conseguenza tendiamo a ripetere gli stessi errori, ad essere ridondanti.

Le tentate soluzioni che mettiamo in atto si basano su quello che pensiamo sia giusto fare, senza magari soffermarci ad analizzare l’ostacolo alla radice e, in seguito, trovare la risposta corretta.

Il coaching strategico cerca di individuare le tentate soluzioni, per sbloccarle e successivamente cercare un modo più consono di agire nei confronti del problema.

Analisi dell’eccezione

Durante la nostra vita, nonostante la nostra tendenza a ricadere nei soliti meccanismi, ci sono delle volte in cui cambiamo il nostro modo di pensare e di agire.

Il coach aiuta così il cliente a trovare quell’eccezione ed analizzarla per capire meglio come e se è possibile utilizzarla nella risoluzione di problemi presenti e futuri.

Questa parte del percorso di coaching strategico ha l’obiettivo di innescare il cambiamento e far emergere le risorse e la piena potenzialità del cliente.

Quest’ultimo ha il compito di focalizzarsi sulle caratteristiche dell’eccezione e su come questa sia stata applicata in quel particolare contesto o situazione.

Comprensione delle proprie capacità personali

Una delle parti fondamentali del coaching strategico è quello di individuare le proprie capacità personali, così come le incapacità per poterle superare e trarne valore.

Il coach cerca quindi di porre delle domande specifiche, a seconda della persona che si trova davanti, e tenta di consigliare un nuovo punto di vista.

Inoltre, per attuare un cambiamento è necessario anche comprendere e analizzare quali emozioni si presentano quando ci troviamo davanti alle difficoltà.

Così saremo in grado di accettare queste sensazioni e utilizzarle a nostro vantaggio nei momenti di maggiore stress.

Per fare questo, è necessario servirsi di stratagemmi che aiutano a sbloccare le risorse personali, che solitamente rimangono costrette nelle nostre tentate soluzioni e nel nostro solito modo di agire.

Quali sono i benefici

Il coaching strategico porta a molti benefici per la carriera lavorativa, ma allo stesso tempo anche per la propria crescita personale.

Tra questi troviamo:

È un percorso poliedrico, che comprende un cambiamento ampio e permette di crescere nei diversi ambiti presenti nella vita di una persona.

La capacità di conoscere i meccanismi con i quali pensare e agire, ma anche di accrescere le proprie risorse è un’opportunità di evoluzione concreta.

E tutto questo è possibile proprio grazie alla peculiarità del coaching strategico.

coaching strategico come funziona

Perché è diverso dagli altri

Il coaching strategico è diverso dagli altri tipi di coaching perché si concentra sul processo che viene attuato nel momento in cui il cliente si trova di fronte ad una difficoltà, lasciando da parte le cause del problema e di ciò che lo frena.

Non è importante il blocco, quanto il come affrontare l’ostacolo e come trovare una soluzione costruttiva.

È necessario individuare le tentate soluzioni, perché è proprio da queste che spesso si alimentano i problemi e si tende a fare gli stessi errori.

Sono meccanismi nei quali non ci si accorge di essere rimasti bloccati o incastrati e il coaching strategico ha proprio l’obiettivo di scardinare queste stesse modalità, per crearne di nuove e maggiormente vantaggiose.

Al termine di questo percorso, il cliente trova il modo maggiormente efficace ed efficiente di raggiungere gli obiettivi che si era prefissato.

Utilizzando soluzioni semplici anche per problemi che in un primo momento sembrano estremamente complessi.

Elio Zoccarato coaching strategico

Cerchi un coach che sia specializzato nel coaching strategico e sappia come aiutare i propri clienti nello sviluppo delle loro piene potenzialità?

Elio Zoccarato è un coach professionista qualificato AICP, ha frequentato la Scuola di coaching strategico-esperienziale FYM approfondendo il metodo strategico di Giorgio Nardone. Collabora stabilmente con il team di FYM e può aiutare efficacemente la crescita e la gestione dei team grazie all’esperienza di 20 anni di lavoro con squadre aziendali.

Se cercate un coach che sia in grado di utilizzare efficacemente la comunicazione strategica per accompagnare il cliente nel percorso di cambiamento, di sviluppo lavorativo e di crescita personale, affidarsi all’esperienza di Elio Zoccarato è la scelta più giusta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *